Dramma di Henryk Bardijewski rappresentato per la prima volta a Varsavia nel
1972. Una banda di ladri, specializzata nel furto di oggetti d'arte, si è
introdotta in un museo dove è conservata una raccolta di antichi orologi
di grande valore. Uno dei ladri s'impossessa di una storica e preziosissima
pendola e si accinge a portarla fuori del museo; ma non è il ladro che
rapisce il grosso orologio bensì la pendola che rapisce il ladro
alzandosi in volo nel cielo della città. Come se il rapimento del ladro
fosse un segnale, anche tutti gli altri orologi si pongono in rivolta: orologi,
sveglie, pendole d'ogni tipo abbandonano il loro posto e salgono in cielo dove
ha luogo una battaglia fra due opposte fazioni che fa piovere ingranaggi, molle,
bilancieri sulla città. Al termine della lotta i ribelli tornano a
riprendere il loro posto nel museo. Prima, tuttavia, essi tengono un comizio
durante il quale la comunità cittadina è privata del controllo del
tempo. Naturalmente se ne interessa la polizia (un'attrice); ma chi risolve il
mistero è il personaggio dello "zio che sa tutto". Egli afferma che gli
orologi protestano per l'eccessiva produzione. Tornata la calma, si profila
però la ribellione degli elettrodomestici, stanchi di essere sfruttati
dagli uomini.